Bambini si diventa
di Riccardo Marchesini
Gli anni che contano
Documentario – Italia 2016 – Colore – 57’
Sinossi
Roberto sta per nascere, anzi sarebbe già in ritardo di qualche giorno, ma di uscire dalla pancia di sua madre non vuole saperne.
Lì il mondo è perfetto. Da dove si trova vede tutto, sua madre, suo padre, anche la sua città. Bologna gli fa uno strano effetto, lo incuriosisce e lo spaventa al tempo stesso.
Dicono che questo sia un posto speciale per il mestiere che lo attende; quello di bambino.
Roberto ha tanti pregi, si sa, ma è un tipo diffidente e allora ha deciso di verificare personalmente la faccenda. “Cosa avrà mai da offrirmi questa città?” è la domanda dalla quale parte il suo viaggio alla scoperta di una promessa da mantenere ogni giorno. Domani incluso.
Crediti
Ideato e scritto da CRISTIANO GOVERNA
Voce fori campo BOB MESSINI
Disegni JULIANA DUQUE
Fotografia SALVATORE VARBARO
Montaggio DAVIDE RICCHIUTI, RICCARDO MARCHESINI
Regia RICCARDO MARCHESINI
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© 2016 – Giostra film
Note di regia
La nostra sfida è mostrare ciò che sembra invisibile.
Tutti quanti parlano dei bambini, al contempo, mai come adesso in Italia l’universo della prima infanzia si ritrova sommerso di proclami, luoghi comuni e frasi fatte che intimano “Le cose devono cambiare” (senza svelare il come) oppure “Mettiamo il bambino al centro” (senza specificare al centro di cosa).
Qua noi eravamo diversi.
“Una città a misura d’uomo”: così era descritta Bologna e, più in generale l’Emilia Romagna.
In realtà, la nostra misura era mille volte più piccola e al contempo più grande; a misura di bambino.
Siamo ancora la città (la terra) dei bambini? Questa è la domanda di partenza che vogliamo porci.
A partire dal sistema scolastico dei nidi e delle materne, passando per le diverse proposte culturali e d’intrattenimento dedicate alla prima infanzia, vogliamo intraprendere un piccolo viaggio nei primi anni della vita.
Quelli che contano.
Il documentario ci è parso lo strumento adatto ed efficace, per raccogliere testimonianze ed esperienze e, al contempo, raccontare una storia.
Osservare è un buon modo per cominciare a rispondere e, magari, per formulare altre domande.
Più nuove, più attuali, più utili a chi dovrà dare risposte.
Faremo allora una passeggiata, un piccolo viaggio, per Bologna (e non solo) sulle tracce delle energie, delle professionalità e delle fatiche del mondo dell’infanzia.
L’invisibile abbraccio che attende i nostri figli, una volta fuori di casa.
Quella rete che, per prima, accoglie il bambino nei primissimi passi del suo cammino e, lavorando e vigilando sulla crescita del bambino stesso, ce li riconsegna – a ridosso dell’età scolare – sani e felici.
Cosa ne sappiamo del lavoro di queste persone?
Per una volta parliamo di loro.
Trailer